I voti non ci definiscono

Fogli bianchi, macchiati d'inchiostro,
verdetti in cifre, parole che affondano.
Un bilancio dell'anno, racchiuso in un plico,
giudizi condensati, come gocce di fiele.

Le pagelle arrivano, timide annunciatrici,
di successi e fallimenti, di gioie e dolori.
Cuori in trepidazione, mani che le afferrano,
sguardi curiosi che scrutano i voti.

Numeri freddi, come statue di ghiaccio,
immagini di traguardi raggiunti o sfiorati.
Commenti scritti, a volte benevoli, a volte severi,
riflessioni su impegno e dedizione.

Lacrime di gioia per i voti alti,
sorrisi compiaciuti per i progressi fatti.
Ma anche bruciore di delusione per i passi falsi,
promesse di impegno per il futuro che verrà.

Le pagelle, fotografie imperfette dell'apprendimento,
non catturano la complessità di un animo.
Dedizione, talento, passione, ostacoli superati,
elementi che sfuggono ai rigidi schemi numerici.

Oltre i voti, c'è un universo di emozioni,
di scoperte, di crescita, di sogni che prendono forma.
Le pagelle sono solo un tassello, un momento nel tempo,
non definiscono chi siamo, non tracciano il nostro destino.

UsIAMOle come strumenti di riflessione,
per capire i nostri punti di forza e le nostre debolezze.
Impegniamoci a migliorare, a dare il meglio di noi,
non per compiacere un numero, ma per realizzare i nostri sogni.

Le pagelle non sono la fine, ma un nuovo inizio,
un trampolino di lancio verso un futuro radioso.
Con tenacia, coraggio e passione,
possiamo volare alto, oltre ogni giudizio, oltre ogni limite.