Le mie poesie, le mie emozioni,
le mie liriche, le mie presunzioni,
in una parola i miei scritti;
un dire necessario e intimo
dell'anima in pena, soffrente;
uno spazio personale immenso
dove intraprendo dialoghi
con la vita e le sue incertezze,
così da poter andare oltre l'ignoto,
oltre il confronto con i giorni,
oltre i pregiudizi che li plasmano
e li riempiono di utopiche pretese.
E là non avere mai a pentirmi
del mio pensare umano.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.
26 gennaio 2025
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