Mentre osservo il mare prima del tramonto, il cielo plumbeo opprime e avvolge l'orizzonte, catturando istantanee immobili di fatiche frantumate.
Lentamente, l'oscurità cala tra i mormorii inesorabili, mentre le estremità logorate declinano, rotolando tra i pendii e gli ultimi lampi del giorno che si spegne.
8 aprile 2024
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Si può stringere la consapevolezza di quello che si è, ed essere inerme di fronte ad eventi che si ripetono con ciclicità, non una condizione di cambiamento, ma di spreco di energia. Rivoluzionari pensieri che non prendono corpo, nel ciclo vitale, non ghermiscono profondità.