Il dado

La signora ha  ripulito fino all'ultimo centimetro
il gratta e vinci sull'angolo di un tavolo.
L'ha guardato senza scomporsi coi suoi occhi vaghi da lumaca
e senza stracciarlo l'ha infilato in un cestino dell'immondizia.
Mi ha superato nella fila.
Aveva capelli scomposti come una specie
di amorfo covone di spaghetti crespi color merda.
Ha chiesto un altro gratta e vinci
 Ce l'hai il dado? Dammi il dado.
Il tabaccaio ha tirato fuori il dado
e gliel'ha porto.
Quello non l'ha grattato, se l'è portato via.
Le signore che giocano al gratta e vinci hanno sempre
i capelli sulla testa come una specie
di amorfo covone di spaghetti crespi color merda.
Per questo io non compro gratta e vinci.
Magari i capelli ti diventano proprio così.
Preferisco i miei
anche se non ce li ho.

9 maggio 2010. Cirri di bel tempo.