Il filo

Ma questo filo... tutto questo filo!...
In pensieri non dolci e non amari
il Vecchio stava chino sulli alari
con le molle, così, come uno stilo.

«Scrivi? Bruci? Miei versi? I sillabari?
Il nome dell'Amata e dell'Asilo!»
(nel Vecchio riconobbi il mio profilo)
«Lettere? Buste? Annunzi funerari?

Un nome, un nome! Quello della Mamma!»
E caddi singhiozzando sulli alari.
Il Vecchio tacque. M'additò la fiamma.

«Da trent'anni?! Perdute le più tenere
mani! Ma resta il sogno! I sogni cari...»
Il Vecchio tacque. M'additò la cenere.