Pallidi e smunti sono i miei versi
a gracchiare come aquile ferite;
della loro voce stridula,
pianto immane dell'intimità,
potete sentirne il crudele catarro,
mentre l'anima alata di tormenti,
brilla di sdegni
sui dorsi delle malignità
che nel viver dei giorni
gioiscono di spente stelle.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.
25 giugno 2025
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