Un lenzuolo per coprire
Il bagliore dell’immensità.
Un lenzuolo per nascondere le proprie identità
Dalla folle corsa del tempo.
Un lenzuolo per abbracciare due corpi
Prima che il chiarore dell’alba rischiari la fortuita coltrice.
Il mattino, la rugiada, tu ed io
In questa notte appena trascorsa.
Un lenzuolo per dimenticare
La perfezione del mio mondo imperfetto.
Io in equilibrio tra le mie paure, che osservo pavida
Gli occhi di un amabile sconosciuto, inatteso
Compagno nel mio peregrino viaggio.
16 luglio 2007
Altri contenuti che potrebbero piacerti
L’unica religione in cui credo è quella del buon senso sociale.