il mare che ho dentro

Chiamala malattia
Questa rabbia che ho dentro e mi porta via
Verso mondi lontani
E dimentico in fretta anche l’oggi e il domani.

Chiamala incoerenza
Se non cogli ragione nella mia parvenza
Ogni mia insofferenza
Attutisce la luce e del suono l’essenza.

Pare giusto aspettare
Che ogni pioggia finisca o son onde nel mare
Questi giorni assonnati
Mille sogni da dire presto dimenticati.