Il pescatore e l'Autunno

Sabbia sarchiata dal tramaglio
messi pescate sempre più scarne;
rabbia nel cuore: inizia il travaglio!   Pescatore che bestemmia e sputa
a voce troppo bassa perché Dio senta;
peccatore scaltro: la luna spunta!   Barca arranca fin sulla cresta
poi scivola veloce nel cavo d’onda;
parca si risparmia: che notte cresca!   Sorta ancor non è neppure l’alba
che rete ha issato sul logoro assito;
sporta magra: un polpo e un’alga!   Riporti le stanche ossa ora in porto
cigola sotto i piedi il legno marcio;
riparti verso casa: il polpo è morto!   Desta ti attende moglie, dorme tua figlia
asciuga il pianto al vento, fingi sorriso;
testa protesa a Borea: vola una foglia!