Il Poeta senza Biografia

Se passeggerai
lungo le notti nere,
scostando i tuoi guai,
pieni di vino e tabacco
e di gente,
e attento sarai,
sotto quel ciel così
rosso di lampioni,
sotto un ciel così
carico di niente...

... guardando in basso
sotto un portone
sopra delle scale di gesso,
un viso cupo,
un senza nome,
un uomo un po' depresso:
è un poeta di periferia,
un po' ubriaco,
un po' saggio e un po' fesso,
come i vecchi di osteria.
E sembra un mago...

E se lo ascolterai,
dentro le storie sue,
piene di guai,
di vino nero e di tabacco,
di gente
di fuori città,
di nomi strani e eventi,
di puttane e maghi,
di eventi strani e storie
soprendenti...

Oh entrerai,
in mondo fatato,
che prima mai
avevi visitato...

"E saliamo quelle scale
là le vedi? Vien con me, ti porterò,
dammi le mani,
E sta attento a non perderti nei boschi,
qui è pieno di lupi,
ci son tanti e tanti volti duri e cupi che di certo
non sono nostri amici,
stai vicino, vuoi del vino?"

Barcollando e reggendosi
ai portici sporchissimi,
fra i cani,
tra le catene ed i pasti freddi,
l'odore di quel fumo,
mi disse lui, mi disse "Sai, non si mangia,
no, con la poesia
e sarò per sempre un poeta,
senza biografia!"

Il tempo passa
per tutti
e ogni sera
che ripasso la,
la, non c'è neanche più l'orma
dei suoi fogli rubati a qualche cestino,
non c'è più il vino,
non c'è l'ebrezza
e niente viaggi verso mondi
senza scienza e sicurezza,
non c'è più, lui non c'è più:
è andato via
e nessuno sa dove
o si ricorderà di lui,
del senza nome,
sia perché,
no, non si ricorderanno di me,
di me solo,
che di lui ho scritto,
sia perché
forse no, no, non esiste,
è un riflesso,
forse perché
è solo dentro me,
o forse perché sono io stesso.