Il ritorno
Sibila il vento,
s’increspa il mare;
l’aria gelida
ghiaccia la mente.
Dentro un vortice
ai confini dell’oblio
rimango sospeso,
solo e indifeso.
Restare in bilico
mi obnubila,
e i traumi esistenziali
mi incatenano.
Il disorientamento
genera confusione:
la stanza illusoria
non ha barriere.
Masse di ricordi
galleggiano e fluttuano,
mentre il silenzio
avvolge i pensieri.
Realtà immaginaria,
nascosta in un angolo,
sfugge al mio sguardo,
scolorendo…
Domande astruse,
risposte disattese:
discorsi sdrucciolevoli
scivolano via.
Sogni agitati
stimolano l’inconscio;
crescono speranze
inasprite dagli eventi.
Nuvole si rincorrono
ed evaporano
nell’istante in cui
gli occhi le catturano.
Cambia il tempo,
tace il vento,
pulsa il cuore
nelle tempie.
Stella ardente
indica il cammino:
la strada del ritorno
è tutta verde intorno.
Il lungo letargo
sta per finire:
mi risveglio,
pronto a ripartire.