Il silenzio che diventa luce

​La notte si ritira con un ultimo sospiro,
Lasciando il cielo velato in grigi e viola lievi.
L'aria è fresca e muta, un gelido respiro,
E il mondo attende in silenzio, senza clamori o rilievi.
Solo la rugiada brilla, perla sulle foglie dormienti,
E il contorno degli alberi è ancora un sogno sfocato.
​Poi, l'Oriente si schiude, con rubini e pigmenti ardenti,
Una fiamma segreta che l'aurora ha incendiato.
Il primo raggio fende la coltre, dardo dorato,
E tocca la cima del pino più fiero e slanciato.
Il bosco, d'un tratto, ha un confine più netto,
E il colore ritorna, lento e benedetto.
​La sinfonia comincia, sommessa e graduale:
Il pettirosso intona la sua nota iniziale.
Le cicale stiracchiano il loro canto secco,
E il vento sussurra un benvenuto al nuovo dì.
Gli aghi di pino rilasciano il loro intenso profumo,
Mentre il cervo solleva il capo, scuotendo il mantello.
​Ogni cosa si risveglia con un brivido vitale,
La nebbia evapora, svelando un rituale.
La luce non è più un ospite timido, ma un re,
E la natura respira, ora completamente.
L'alba è compiuta, il sole è alto nel suo cammino,
E il giorno ha svelato ogni segreto mattutino.