Il tempo che non vedevamo

Quando eravamo giovani,
correvamo
credevamo che il mondo si aprisse
solo dove lo spingevamo noi,
che la vita fosse un luccichio veloce
da inseguire senza respiro.

Non vedevamo le mani tese,
gli sguardi che chiedevano tempo,
le piccole cose che brillavano
solo per chi sapeva fermarsi.
Passavamo oltre,
come un vento che non conosce riparo.

Ora che il passo è più quieto
riconosciamo gli incroci mancati,
le parole lasciate sul bordo delle labbra,
i silenzi dove avremmo potuto restare.

E scopriamo che i rimpianti
non sono lame,
ma ombre che ci sfiorano
ricordandoci chi eravamo:
troppo giovani per capire
che l’importante non ha rumore,
e che spesso la felicità
si nascondeva proprio
in ciò che non abbiamo guardato abbastanza.