Quell'infinito spazio
tra i soddisfare
e il tendere.
Oscillante di desiderio
ricolmo fino all'orlo.
Non sono fatta di sospiri,
non è materia prima
eppure onnipresente,
come di pietra il sangue
o d' un bacio zucchero.
Questa opprimente ricerca,
spasmodico singulto
stretta in morsa flebile
da mille lacci d'oro.
Son sogni,
trafiggono il mio sorgere
e mi strappano la notte.
16 gennaio 2012
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