Impromptu au Luxembourg

Dove vai bella araba?
Sei comparsa improvvisa
o presagita come un preludio
annunciata dai sandali
che ciabattano sul selciato
Gli occhi, neri e profondi, ridevano
e la pelle chiara traluceva
quasi eburnea
Dal tuo viso spuntava un naso fiero
e la fila bianca dei denti
come volessero mordere il vento
T'immaginerò
con l'anfora colma sul capo
la veste lunga e libera
sollevata dai refoli dell'aria
mentre scorri col tempo di una carovana
infinitamente lungo
o troppo breve
indifferente allo sguardo che scruta il tuo segreto,
segreto di porpore, spezie e stoffe
mistero di oasi
abbacinate di luce
o vaghe di crepuscoli
Poi, sei passata, improvvisa,
né ho potuto chiederti, chi sei?