Passi lenti rompono il silenzio
nella penombra del bosco di lecci
cui il vento tra i rami
reca lieve un murmure frusciante.
Foglie secche nel terriccio
accolgono i nostri piedi stanchi
mentre in reciproco riconoscerci
siamo assorti in tacito ascolto.
Rari uccelli sui rami alti
rimandano sporadici versi
alle nostre voci che parlano
a tutti e al proprio vicino.
Molteplici suggestioni possiamo ora
in sacro disarmo accogliere
e lasciar germinare
nel mondo in noi.
Monteluco di Spoleto, Bosco Sacro 31 agosto 2014
9 settembre 2014
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Senza futuro per i giovani, i disoccupati, i deboli, gli emarginati, per quasi tutti in fondo, rabbia furibonda e disperazione saranno sempre più incontenibili.
Anche noi che ci siamo spesso limitati a criticare le moltitudini di responsabili restando comodamente seduti nelle poltroncine riservate ai passivi ne paghiamo le pene della colpa.