Gusto fette di mela
e contemplo il vuoto quartiere
dalla mia umile finestra.
Niente vola intorno
ne uccelli ne mosche,
solo piccoli insetti
che si nutrono di piante.
I fiori alla ricerca della luce
spostano un po' in la i gambi
recisi dalla stagione fredda.
Attendono anche loro
la nuova arida estate
seguendo le leggi della natura
della più vana sopravvivenza.
E mi ritrovo a cibarmi di lei,
dai succosi e rotondi frutti
della mia cara madre
attraversata dal tempo.
20 febbraio 2011
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