Nessuna siepe, nessun muro, niente
può privare il mio sguardo dell'orizzonte.
Il nuovo Sole fonde la mia ombra
con il bianco spumeggiar delle onde.
Col petto ansimante chiudo gli occhi,
perdo il mio sguardo su quella linea,
in qesto infinito niente.
Ripercorro le mie pesanti orme
con calmo respiro e un sorriso sincero.
2 febbraio 2011
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Oltre il tempo
di Matteo Mazzoni
La forza dei re, che risiede nelle
antiche statue di pietra, bronzo e oro
cadrà(…)