Chiuso nella sacca
del mio creato,
riesco a malapena a respirare,
non so se più conviene
che io viva o se,
in agonia mi lasci andare.
Sotto le mie palpebre calate,
le mie stagioni
si sono archiviate.
Non servono parole
al mio stallo,
non le ascolta,
se ne sta lì,
placido e tranquillo
Si apre uno spiraglio
in quel sacchetto,
forse mi salvo
mi son detto,
ma l'illusione poco dura,
il tempo che passa,
fa paura !
Lentamente sto morendo
e con piacere
il paradiso
già mi mostra
il suo sorriso.
cesaremoceo
23 novembre 2012
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