Amami ancora
fino agli ultimi sconquassi
di rughe nascoste
tra le nostre mani
intrecciate.
Cercami ancora
nell’umido tepore
di sguardi sognanti
sui nostri segreti più dolci.
Invecchieremo insieme,
tu ed io,
a cingere le lacrime
con roche struggente,
tremolanti e squamose
sulle diafane mani
ancora intrecciate.
Da “Fiori di campo” 1993, rieditato 2011
10 ottobre 2012
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I versi sono una medicina per l’anima, una consolazione allo sfasamento e alle solitudini di oggi. Un verso è veloce come ogni nostro passo e ci accompagna lungo ogni nostro respiro, insaziabile e pungente. Sorregge il cammino, riempie le notti, allontana la paura: ogni poesia è una storia che rivive, sfolgorante, e parla all’umanità attraverso la voce di uno solo.