Scrivo
e vengon fuori in bella mostra
tutte le ingenuità
del mio timido talento.
E derive esistenziali
nascono come d'incanto,
costringendomi goffo
a rifugiarmi in me,
nell'aporia dolorosa
della mia solitudine,
esplicita disperazione
di miracolosi silenzi
dove il dilagare d'emozioni
che trascendono il ritegno
e vivono di false credulità,
rende reticente ogni desiderio.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r
29 maggio 2023
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Per quanto bella una novità, passato il primo attimo, comincia a essere stancante...se poi quell'attimo si trasforma in un momento allora essa stessa diventa una reliquia