Io che vivo i miei giorni sul mare

Cadono dal cielo piogge di parole
cariche di sperma siderale,
liberate nel vento di ponente
dai dorsi dei gabbiani
stanchi del lor volare.
E vien giù una tempesta
di piaceri e di passioni,
di pensieri e d'emozioni,
dalla quale non c'è tetto
che può riparare.
E allor mi resta
sol di guardare il mare
che ancor s'accarezza alla riva
e m'invita a parlare.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.