Io senza di te, o mia Cefalù

Calpesto i tuoi ciottoli
e nell'aria respiro
tutto il mio passato.
Nel guardarmi intorno
vivo il ricordo felice
del nostro essere stati
a rinsaldare i miei passi.
In quest'andare,
per come esso nasce
nel vuoto del mio pensare,
i tuoi eccelsi doni,
dolci essenze al mio volere,
diffondono intensa energia
a frangere angoli e viuzze
nell'immota solitudine
del tempo affollato di vita;
e a me resta
soltanto l'averne goduto.
I miei occhi ora,
indugiano furenti in lontani sguardi
al bel tempo che fu.
.
Cesare Moceo @t.d.r.