L'abbandono

Se solo Tu m’avessi interpellato
avrei preferito non esser mai nato e
serbo rancore per questo abbandono,
per questa vita chiamata dono.

Si stringe il mio cuore ch’è otre di fiele,
non credo al serpente e neppure alle mele.
Raccontami, presto, una storia reale,
la storia vera sul bene e sul male.

Ciò che scrivo dal cuore esce di getto.
Son’io quindi, tassello d’un grande progetto?
Troppo piccolo, un piccolo dettaglio?
Tu allora che sei? Carta che luccica, solo un abbaglio?

Ora non dirmi che sono tuo figlio
e che sì, forse, avrai fatto uno sbaglio.
Quando ciò penso, è dolore allo sterno e
in me si fa largo che qui sia l’inferno.

Dici che m’ami ma non lenisci il dolore.
Per quanto piccino, scusa l’ardore,
mentre sorridi sotto al bianco tuo baffo,
potrei fare un salto e donarti uno schiaffo.