L'alba è assente

L’alba è assente, confinata in una critica fase. Cestinata nel circuito di un vuoto.
Gli urli son di casa, proprio lì dove si vive sbattendo le cose, più che dicendo parole.
Anime giovani si spengono, cambiando pelle, cambiando comportamento e poi ci si meraviglia se finiscono nelle mani di esseri pericolosi.
Ma erano vite già spezzate, già prima di incontrarli.
Chi riesce a tenerli lontani ha una forza dentro, non solo coraggio, ma amore.
Capaci si può anche non essere. La riflessione, se molta, salva.
Ci si ferma sulla soglia della porta, con il fiato trattenuto.
Avanti non si va, non ancora, per evitare di annegare.
Le valigie restano disfatte, testimoni silenziose di partenze interrotte.
Il treno non si prende. Forse alla prossima corsa, forse mai.
Perché certe strade tremano troppo, e il cuore non ha più scarpe buone.

Chi riflette si salva. E salva anche gli altri.