L’ascesa
È dura cambiare
È dura invecchiare
Con gli occhi che piangono
Coi corpi che non più rispondono
I movimenti divengono rigidi
I passi non più gli stessi
Nei momenti dei ricordi
Piangi lacrime
E non ti scordi
Cerchi il lume della ragione.
Perché a me?
Ne hai proprio ragione.
Nessuno sa
Nessuno dice
Tutti parlano
Nessuno tace
Nel mentre di un tuo perché
Rimani lì a pensare
perché a me
Guarda qui
Come sono ora
Dimentica lì
Come ero allora
Purtroppo ricordi
Purtroppo non scordi
Confronti e rammenti
Qui solo ormai i tuoi lamenti
Il pensiero svanisce
Il desiderio ruggisce
Non si torna al passato
Quello già se ne è andato
Rimaniamo seduti
A metterci in piedi
Cedono le gambe
Ormai ti risiedi
Provi a camminare
Ma lo sai
Puoi soltanto ammirare
Coloro che vanno
Coloro che vengono
Non dimenticano
Il lutto per il tuo grande tutto
Inizia il declino
Inizia l’ascesa
Domani verrà
Ma sarai indifesa
Tieni duro
Resisti al tempo
Il domani di oggi
Il futuro che poggi
Sul bastone il tocco
Del pensiero un rintocco
Sali scendi
Spingi e pensi
Domani chissà
Forse a me
Toccherà.
Carlo