Mi perdo, fra il vuoto e l’assenza,
nei momenti in cui riecheggiano
silenzi, dall’indefinita essenza ,
mentre si srotolano le parole nei sospiri,
e lo sguardo, come il sole nei mattini,
sorge.
Scruta incerto un oceano in caos,
la pazzia ch’esonda nella bellezza,
un attimo,
inarrivabile,
nel momento in cui tendo la mano verso te
cercando la strada,
nei tuoi occhi.
E mentre fra i miei pensieri aleggia l’indefinito,
mi rammento che...
anche l’aurora
non ha pareti.
Gabriele Genna
01/06/11
29 giugno 2011
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