Il mio scrivere,
il luogo dove amo
guardarmi dentro,
l'entrata fissa
che nessuno
potrà mai portarmi via,
in giorni sempre uguali
Là, cessano d'esistere
gli odi e i risentimenti;
là, m'accorgo nei miei silenzi,
di non accettar lusinghe
da chi non ha nulla
da offrire in più al mio Essere,
là, con i miei pensieri,
decido che la mia solitudine,
divenga uno scudo;
un mondo a sé stante
in cui chi entra
non può e non deve sostare.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.
4 agosto 2024
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Ci sono momenti in cui penso che quando Dio disse che il settimo giorno serve per riposarci,proprio Lui l'ha preso talmente alla lettera che non si è ancora svegliato.