L’Ispirazione

Non cerco
L’ispirazione
Non sto al suo gioco
Di retorica e falsi silenzi.
La inseguo di rado
E forse un po’ distratto.
La guardo
Mentre si avvicina
All’alba di una mattinata qualunque
Lei accenna un saluto
Che non conta niente.
Poi scappa quasi di fretta
Quante corse:
Incontri
Evoluzioni
Confuse reminescenze
Sussurri lampanti
Intricati eventi
Oramai conosco
Le sue armi
Ma ancora le mie
Restano ignote
Forse anche a me stesso.
E’ così difficile
Evitarla quando serve
E acclamarla quando non se l’aspetta
E’ una signora
Che vede più in là
D’ogni altra tra i mondi.
Il suo pensiero
Vola
Senza arrestare mai
Un moto quasi allucinante.
Il suo canto
È quello di
Una miriade di voci
Indistinte
Echeggianti
E assuefatte
All’idea di dominio.
Il suo sguardo
Quasi sempre sfuggente
Ha dato respiro
A una moltitudine
Di intramontabili mostri
Dalla penna facile
Dal pennello fatato
Dal movimento sinuoso.
E il suo alito caldo
Ha plasmato e plagiato
Tanti artisti, arti e opere
Quanti sono i pesci
Che popolano gli abissi marini.
L’ispirazione è un poema
Che non ha né inizio né fine
Essa è mia serva
Ma ancor prima
Essa è mia intima padrona.