L'ombra e la radice
Il giorno si è spezzato in due metà:
una era luce, l'altra è solo ombra.
Ora il silenzio ha il peso della pietra,
e ogni respiro è un conto che non torna.
Ti cerco nelle stanze familiari,
nelle pieghe del vento che ci sfiora,
nel rumore lieve di chi ancora
vive nei miei gesti e nei miei pilastri.
È un taglio invisibile nel petto,
un'eco muta che non trova sponda.
Il mondo va veloce, ma io resto
fermo in quell'istante, dove tutto affonda.
Non sei più qui, ma sei la radice forte
che sotto terra regge il mio cammino.
E questo vuoto, vasto come il destino,
è il tuo ricordo che non teme morte.
Sarai la stella guida senza voce,
il punto fisso oltre ogni tempesta.
E il dolore è il ponte, amara luce,
che alla tua assenza in me resiste e resta.