L'onda

Cieli ameni siedono sulle sabbie deserte:
v’è un silenzio attonito
tra le immondizie sulle strade,
s'appressa strisciando l'odore di fango e sangue.
Sale il giorno sopra le case,
dopo che l’onda s’è allungata folle.
Così all'angoscia l'uomo apre.
Mentre il sole abbaglia ancora le palme straziate,
si celano un po' sugli scogli
gli echi di poche ombre perdute.
Secca in spiaggia s'arresta la morte.
Ma le grida d’un vecchio tremano nel vento,
come coltelli che affondano,
pesano sui corpi anonimi.
Ieri in una conchiglia erano chiusi i ricordi
di due bimbi compiaciuti
nel ridere d’una vacanza desiderata,
mentre oggi giacciono i rottami
tra i miliardi d’una partita mai finita.