L'ultima parola
un verso di permanenza
prima di andare
ché non è facile voltarsi
e velare la bocca, sospirandola.
Riaversi da sospensioni, quando?
Quando, fissità di terra spoglia
incastrata alla mente
prosciugherà l'umido silenzio?
Cammino, mi cammini
‐fianco al deserto lunare
‐costola, l'ennesima a piegarsi
in fuochi diafani
e simili incongruenze.
Rispondimi.
22 giugno 2017
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La poesia ha il privilegio di essere parola senza gesto. Si sostituisce al vissuto, sia quando lo racconta che quando lo inventa.