La dolcezza delle mie lacrime

Rileggo le mie poesie
e in quei versi mi ritrovo
come fossi dentro una prigione
fatta di parole usate e abusate
nel significato consueto
d'ogni rifiuto,
a pungolarmi nell'indifferenza
che mi trasforma
in un uomo già dimenticato,
vuoto simbolo d'un'umanità
in un aperto rigetto
tappezzata di silenzi,
senza che alcuno
abbia mai voluto vedere
che dentro quei versi
c'era una idea di vita
che non è stata compresa.
E non ricordo più
quando è stato celebrato
il mio processo,
né quando è stata emessa
questa mia condanna,
ora, che dolci lacrime
colano negli angoli degli occhi
e scivolano sulle mie guance
in attesa che il futuro le asciughi.
.
Per Voi Cesare Moceo,
uomo con valori democratici
in vivaci sentimenti patriottici.
Da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.