La notte

E un'altra notte
cade
nella mia camera da letto,
avvolgendo come coltre pesante.

Dischiudendo armadi,
ricolmi di giorni
e settimane stinte,

di conchiglie,
raccolte
lungo spiagge dove mai
io riposai,
di sogni andati
come voli di farfalle.

Di cantilene antiche,
di giochi di bimba
mai scordati,
di foglie ammucchiate
da amari autunni.

Gli occhi spalancati,
ora sono volti 
verso impietosi silenzi
solo a tratti,
squarciati da risate a crepapelle, 
da singhiozzi soffocati
che ancora,
echeggiano nella testa.

E mentre,
ancora pesa
come una zavorra
il giorno andato,
un giorno nuovo nuovo
pulito e ignaro
è già quì.