Qualche volta mi scopro
a immaginare
quanto veloce
avanzerebbe il vento
se il mondo fosse
un’immensa pianura.
Non conoscerebbe ostacoli,
arriverebbe là dov’è partito,
s’acquieterebbe di spossatezza.
Invece con infinita pazienza
si piega a sfiorare ogni cosa:
s’eleva, s’abbassa, si gira
fiero della sua missione.
Come indomita carezza,
come pungente brivido,
infallibile c’invita
a preferire la vita.
9 dicembre 2009
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