Seduto,
gli occhi bassi
a implorare
benevolenze al futuro,
il vento di scirocco
accarezza il mio pregare.
Davanti a me
il mare canta le sue nenie
nelle risacche allegre
che baciano la sabbia,
distesa tranquilla,
in attesa dei prossimi bagnanti.
E lontane,
da laggiù nell'orizzonte,
grida di libertà
negli orecchi echeggiano,
a stridere con le illusioni
che emana il cuore.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.
16 maggio 2025
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