Le note della mia fantasia

Ed ho colto un istante
dal linguaggio sottile.
M’ha sopreso e m’ha tinto
d’una rossa allegria.

Con la stessa follia
ho baciato un oceano
limitandomi a soffiarci sopra
con la lingua assetata.
Dipingendo una schiena
d’un tessuto di colori
che rabbrividivano sfumati
sotto il suono
e le note della mia fantasia.

Ho bevuto quel vento,
senza chiedergli mai
di riempirmi la bocca
ed i sensi
con far dolce o violento.

E mi sono ubriacata.
Sbattuta da un ciclone
che ho voluto gridare al mondo
senza ascoltarmi mai.

Senza curarmi mai
che qualcuno potesse capire.