Va in giro
con quattro nodi sullo sterno
sentitamente scarna
perché nessuno l’avvicini, la ravvivi.
Non la si muova dalla freschezza scialba
di anemone da vecchie profusioni.
Lasciatela mancare, difendere ossa rosa
dal secondino che l’affianca.
Altra donna, sorella carnale
ch’era libella al primo nascere
poi divenne piombo
da stravagante dissonanza
di corpo ancora.
Tale la respira, ne ha terrore
e l’ama per la morte che s’accenna
corimbo schiuso nel sorriso
da sembrare estasi
ad ogni morso, l’ombra.
28 novembre 2017
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Così ferma è l'acqua, che non voglio respirare. Le magie non vanno infrante con le sciocchezze.