Lo scontrino del paradiso

 
L’insieme come somma dei dettagli
e i bagagli riposti nell’armadio,
il maratoneta evaso dalla naftalina
ha raggiunto l’est della Cina
col chiwawa a tracolla e la radio
sostiene che i serpenti a sonagli
di Messina hanno suonato una serenata
ai pipistrelli sordi di Cefalù
alle tre di notte. Il vento degli Urali
è diretto a sud: per renderci uguali,
c’è lo scontrino del paradiso, il menù
della domenica di Pasqua, la cioccolata
con la sorpresa e l’ultimo zero che manca
al valore delle banconote. Se raccogli
i miei versi, se li riscrivi all’inverso,
l’ultimo sarà come il primo, diverso
solo nell’accento: una somma di fogli
per voci affini sospesi in zona franca.