Brillano, anche quando il cielo non ha più nome.
Presenze distanti, come fragranze
che non si lasciano toccare.
Non è il passo a separare, ma il tempo
che curva senza frastuono.
Un lume. Un silenzio che ascolta.
E se qualcosa si scioglie, non è fine
è spazio che cambia, dovendosi adeguare.
Luce remota che ancora non smette di essere.
30 giugno 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Perché cercare chi capisce, se non si offende, quando il silenzio reciproco può diventare un dialogo di pensieri?