Sguardi casuali mi s'ergon davanti con occhi bassi di sudicie vedute a regalar al mio andare miraggi di falsa allegria nella cosciente coscienza di anime nere incrostate di resti di sentimenti aborriti che vivono eternamente nella penombra del loro essere senza palesarsi e sguazzano in quella vanitá E il mio cuore che li incrocia si strugge in battiti che si corrodono in ritmi disuguali e si perdono spiaciuti nell'oscura nobiltá della mente . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati
23 dicembre 2018
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Nella nullità dell'effimero,le parole divengono pretesti per elogiare squarci della stessa vita, diventandone colonna sonora, nel desiderio di viverla con il poco che si possiede