Maggio

E che la nave sia quasi affondata?
Mi affaccio alla finestra
e vedo la prua dileguarsi tra gli alberi.   Il Maggio odoroso invade la stanza
e i giorni si fanno Eco
di tintinnii lontani.   Possiedo Magie nascoste e tradite.   Coprirsi di Edera come muri invecchiati al sole.
Aggiustarsi tra i mattoni come il grano di Giugno nei solai.
Arriverà la Stagione
Le colline aggrappate a silenzi di sonni dimenticati.   Vie affascinate da passi rumorosi.
E la vita in strada si riversa
come sangue nelle vene.   Capacità distanti.
Mute diversità.