Marizibill

A Colonia per l'Altavia
Se n'andava su e giù ogni sera
Offerta a tutti tutta malìa
Finché di battere stanca sedeva
Tardi a una losca birreria Sulla paglia si riduceva
Per un suo pappa di pelo rosa
Era un ebreo d'aglio sapeva
Che giunto dritto da Formosa
Tolta a un casino di Sciangai l'aveva Inette a equiparar la sorte
So di persone d'ogni genere
Incerte come foglie morte
Gli occhi tizzoni nella cenere
Mobili i cuori come le porte Di Sakuntala il regale signore
Allorché languida lei ritrovava
Mentre occhi pallidi d'attesa e d'amore
La sua gazzella accarezzava A quei felici re ho pensato
Quando l'amore falso e quella
Di cui son sempre innamorato
Le loro perfide ombre urtando
Così infelice m'hanno lasciato L'inferno è fatto di questi rimpianti
Un cielo d'oblio s'apra ai miei voti
Per un suo bacio del mondo i regnanti Morti sarebbero Tapini famosi
Offerta avrebbero l'ombra ai mercanti Ho svernato nel mio passato
Ora ritorni il sole di Pasqua
A riscaldare un cuor più gelato
Dei Quaranta che a Sebaste
Meno di me han martirizzato Memoria mia mia bella vela
Abbastanza s'è navigato
In un'onda a bersi nera
Abbastanza s'è divagato
Dalla bell'alba alla triste sera Addio falso amore confuso
Con la donna che s'allontana
Con quella che ho perduto
L'anno scorso in Germania
E mai mai più ho riveduto O Via lattea sorella luminosa
Di Cànaan dei bianchi rivi
E d'un bianco corpo di sposa
Ti seguiremo morti nuotatori privi
Di fiato in altra nebulosa? Mi ricordo d'un altr'anno
Era l'alba d'un giorno d'aprile
Io cantavo il mio dolce affanno
Cantavo l'amore con voce virile
In quel momento d'amore dell'anno