Martedì

Così ho atteso la tua spina.
Da lontano hai punto il gheriglio molle
della mia carne arresa.
E se non sanguino è per non sporcare la tua idea di me,
di acciaio senza piaga ai tuoi no.
O non respiro per lasciarti respirare.
E muoio con una smorfia sul cuore
di cui non ti saprai colpevole.