Mattino di maggio

Nell’intrico dei rami, bianchi fiori di maggio, il via vai di un’ape disegna il mattino.   Le forsizie ondeggiano crescendo nel vento, l’oleandro le osserva come padre amoroso.

 Di variopinte petunie l’aria si colora, la mia donna veleggia carezzando le rose.   Chiudo gli occhi, sono una rondine che prima si posa, poi vola lontano.