Sono qui a non vedere
perdersi mani sugli interruttori
restiamo apici del verbo
mentre la sabbia sale al collo
restiamo appesi a una tela spinata
ludi dal silenzio, tronchi del vuoto
deglutire labbra che il buio asciuga.
Per mezze notti luce d’angoli caldi
poter essere noi, sorpresi
tra settimini di calze accatastate
e viscere che per sempre vorremmo
prede di un monosillabo,
corde intorno.
28 gennaio 2020
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La poesia ha il privilegio di essere parola senza gesto. Si sostituisce al vissuto, sia quando lo racconta che quando lo inventa.