Mia dolce musa dannata
liberami dal tuo sguardo
intenso e dolce
furbo e indolente
mi scruta l'anima fingendo di poltrire...
Mia dolce musa dannata
liberami dal fuoco
che fai ardere in queste vene
e mi brucia svelto come il tuo tabacco
Mia dolce musa dannata
libermi dal tocco
delle tue mani che non conosco
e desidero come vino
nella gola riarsa
Mia dolce musa dannata
sapresti liberarmi da tutto
ma scegli la libertà
di non liberarmi
da te.
13 maggio 2011
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Certi atei hanno con gli dei lo stesso rapporto di un bambino imbronciato con i propri genitori:
ne hanno un assoluto bisogno... ma non lo ammetteranno mai.