Mia regina...

Oh, mia regina
madre di tutte le bellezze

padrona di questo mio cuor
diviso da quest’avvento

di nuova natura,
sconosciuta fin’ora

da questo mio corpo.
Non c’è luce che t’eguaglia

le parole sembrano infinite,
ma dalle vostre mani

e dai meravigliosi occhi,
belli come la notte,

io mi sento mangiar l’anima
ed è lei a prender posto

a quel vuoto,
com’io seggo nel suo.