Mia Signora...

Terra,
Madre degli esseri
che nel tuo grembo
han trovato la vita,
Affranto spirito che
il rispetto ha perduto
da parte di chi da te è stato generato,
Vecchia piangente per un fallimento
ormai conclamato.

Ma dimmi, mia signora,
lascia che a te
io faccia questa domanda:
Perchè hai creato il cancro che ti dilania
che porta il nome di essere umano?
La distruzione è il nostro piacere,
della vita facciamo collane e zuppe
e di chi non è come noi
facciamo sapone per le mani.

E tu, mia Signora,
come hai fatto a meritare questo castigo?
La tua beltà viene consumata dal progresso
e l'uomo ha ormai dimenticato la sua essenza
usando gli elementi come fonte di potere,
usurpandoti dei tuoi pregi
accrescendo, invece, i propri difetti.
Io, al tuo posto, dalla rabbia
più nera mi sarei fatto prender
spazzando via ciò che hai creato!

Signora, piango per te,
ed immagino la tua disperazione
di madre che perde i propri figli,
e mi rendo conto di quanto sia importante,
in queste ore di decadimento,
il mio mestiere di poeta.

Con i miei versi, mia Signora,
ti prometto che cercherò
di riaccendere nell'umano animo
quel sacro fuoco di passione
che nel petto dei più si è spento,
e ad adunata chiamo i miei fratelli e sorelle
chiedendo loro di sostenermi in questa
gloriosa battaglia per la vita!