Dentro questi pugni chiusi,
vibra il mio cuore e l'ardore,
nei giorni che trapassano nel buio,
nelle notti che vivo l'essere interiore
non posso fare a meno di rivivere gli occhi chiusi,
cadranno lacrime nei giardini del Signore,
vite spettinate dalla forza del sogno,
schiaffi sul muso incipriato delle signore,
aggrappato al cuscino porgo l'inchino,
mistico urlatore del bisogno
abbandono il mio mondo per il vostro,
è reale, non è inganno, non è sogno.
27 ottobre 2009
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Turgido vigore
di Antro Poetico
Se fossi qui con me a succhiar parole,
l'anima brandendo con le mani,
suvvia lascerei andare(…)